E’ un bollettino di guerra quello delle vittime della strada.
Dove Roma risulta essere la maglia nera del Lazio, complice anche ll territorio vasto.
I comportamenti scorretti e irresponsabili, che mettono a repentaglio la vita degli utenti della strada, ormai sono chiari a tutti.
Ma a giudicare dal numero di incidenti stradali in forte incremento dopo il covid e dal numero di infrazioni e sanzioni, purtroppo non si osserva nessun cambio di mentalità. Vietato arrendersi, tutte le raccomandazioni e campagne di sensibilizzazione sono utili e potrebbero salvare vite umane.
Le strade di Roma, purtroppo, sono troppo rischiose.
Lo dicono i numeri: dall’inizio dell’anno sono già state investite e uccise sedici persone. Sono oltre 100 le persone decedute sulle strade del comune della Capitale e della sua provincia nel 2022, 70 incidenti al giorno e un tasso di mortalità di 4,4 ogni 100mila abitanti.
Numeri che fanno di Roma la capitale della mancata sicurezza stradale.
Secondo i dati Istat e Aci sulle strade italiane si muore di più che in Germania, Regno Unito e Spagna.
Le cause principali sono sempre le solite: distrazione, mancato rispetto delle norme e velocità eccessiva.
Un trend che si può replicare in tutta Italia, dove la distrazione alla guida, causata quasi sempre dall’uso dello smartphone, può provocare conseguenze gravissime.
Quando si guida il margine di errore è sottilissimo, basta un comportamento scorretto, una stupida leggerezza per ridurre drasticamente la capacità cognitiva indispensabile per una guida sicura.
Distrazioni spesso accentuate dall’alcool e droghe che moltiplicano esponenzialmente i rischi.
Non ci sono compromessi possibili, non esistono alternative di buon senso quando ci si mette al volante.
Seguire le regole con rigore e disciplina è l’unica soluzione possibile per evitare conseguenze gravi.
