Mi ero ripromesso di non intervenire nelle stucchevole diatriba politica contro il ministro Piantedosi, ma ora si stanno veramente superando i limiti.
Conosco il Prefetto Piantedosi da molti anni , per motivi di lavoro, è sicuramente un professionista che proviene dal mondo della Polizia di Stato , ed è per quello che si è autodefinito un “questurino”.
Un uomo e come tale con i suoi pregi e i suoi difetti caratteriali, ma và ricordato che le parole di chi svolge compiti da “questurino”, sono dure, rispecchiano il mondo in cui un uomo vive e combatte per lo Stato.
Per attitudine lavorativa , la protezione dei cittadini ,passa dall’ammonimento, dall’astenersi da comportamenti che possano creare rischi alle persone e alle cose, il vero compito istituzionale di chi tutela i cittadini , come stabilito dal Tulps , il testo unico di pubblica sicurezza , ecco perché Piantedosi , ha fatto quella dichiarazione sul fatto che lui non avrebbe mai mandato i propri figli sui barconi della morte.
Ma tutto quello che è successo e quello che sta succedendo , troverà una risposta dalla magistratura , che chiarirà di chi sono le responsabilità , che comunque a monte sono degli assassini , degli scafisti, dei venditori di morte , e dei loro protettori che giocano sulla vita dei poveri e dei disperati.
“Sor Delegato mio, nun sò un boiaccia ” , Il Ministro non è responsabile del tragico destino dei migranti, lui istituzionalmente è preposto al controllo e l’applicazione delle normative vigenti e ovviamente , nel Consiglio dei Ministri ,la proposta di nuove normative.
Attendo con curiosità , le determinazioni della Magistratura, in proposito e verificheremo , le colpe reali e non quelle strumentali legate ai giochi politici .