Le indagini proseguono e gli inquirenti smontano un pezzo alla volta quello che era il cerchio di protezione attorno all’ex Primula Rossa.
Il 6 dicembre i carabinieri del Ros erano entrati di nascosto nella sua abitazione di Castelvetrano per nascondere una microspia: nella gamba della sedia hanno trovato un biglietto dove si parlava della malattia del fratello.
“La progressione investigativa che ha condotto allo storico risultato della cattura dell’ultimo grande stragista è stata originata da uno scritto, improvvidamente custodito, sebbene abilmente occultato, proprio da Rosalia Messina Denaro.
Il che dimostra che la donna era stata passo passo resa edotta dal latitante della scoperta della malattia e di tutti i successivi interventi chirurgici, avendo avuto probabilmente più volte occasioni per incontrarlo di persona e sincerarsi delle sue condizioni di salute”
Grazie a lei il boss avrebbe mantenuto i contatti con i membri della sua organizzazione, comunicato e pareggiato i conti.
Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la “cassa” della “famiglia” e la rete di trasmissione dei ‘pizzini’
Rosalia, classe 1955, è la maggiore delle quattro sorelle di Matteo Messina Denaro.
E’ la madre di Lorenza Guttadauro, avvocato che, dal giorno del suo arresto, assiste il capomafia, e moglie di Filippo Guttadauro.