Il primo ministro italiano ha escluso per il momento l’invio di aerei da combattimento italiani in Ucraina, ponendo fine a giorni di speculazioni che Roma potrebbe inviare i suoi vecchi aerei AMX per aiutare a combattere l’invasione della Russia.
Intervenendo in una conferenza stampa con il presidente ucraino Zelenskyy durante una visita a Kiev, Giorgia Meloni ha dichiarato: “Al momento la fornitura di aerei non è sul tavolo”, aggiungendo che qualsiasi decisione verrebbe presa “in consultazione con i partner internazionali”.
Gli esperti dichiarano;
“Un gruppo di AMX è stato aggiornato e sarebbe adatto, ma quelli sono gli aerei di cui l’Italia ha ancora bisogno”, ha detto Vincenzo Camporini, ex capo delle forze armate italiane e analista del think tank IAI a Roma.
“Gli aerei non aggiornati sarebbero possibili, ma il tempo e il costo per aggiornarli per renderli interoperabili con le armi odierne rendono l’idea poco pratica e troppo costosa”, ha aggiunto.
Leonardo Tricarico, presidente del think tank ICSA ed ex capo dell’Aeronautica Militare Italiana, è d’accordo.
“La necessità di addestramento e logistica per un aereo che solo l’Italia ha significherebbe un enorme impegno per una compagnia di volo modesta”, ha affermato.
Dato che il caccia è limitato a un ruolo di attacco al suolo, Tricarico ha affermato che l’F-16 più versatile sarebbe un bersaglio migliore per Zelenskyy, dato che aveva anche capacità aria-aria e poteva lanciare bombe più pesanti.
“Inoltre, molte forze aeree usano l’F-16”, ha detto.