“Qualcuno ha ucciso il presidente del consiglio”, si legge con un pupazzo dei muppet’s che ammette: “Ma non c’è stato nessun delitto Meloni”.
“Ah peccato”, replica una Angela Lansbury in maschera sulla locandina.
Con la scusa dei festeggiamenti di carnevale, presso Art Lab di Parma, spazio sociale occupato dove gli antagonisti si riuniscono per le feste dedicate al Carnevale.
Una festa all’insegna del ‘trasher, she wrote’, parafrasando la celebre signora in giallo, per il caso dell’omicidio di Giorgia Meloni
L’iniziativa vergognosa è organizzata da detto centro sociale di Parma, ammantata dalla scusa della festa di Carnevale.
“Ritroviamoci tuttx insieme in festa per fare un bel falò di questo mondo di merda e suonare la nostra musica una volta ogni tanto!
Quale sarà il travestimento migliore per sfuggire a guardie e carovita?
Ingresso a offerta libera e leccornie a prezzi popolari”, è l’annuncio degli organizzatori.
Non ho ancora sentito nessun esponente della sinistra, dissentire o dare la propria solidarietà alla Presidente del Consiglio, immagino cosa sarebbe successo se al posto della Meloni ci fosse stata una loro esponente.
Evidentemente contro la prima presidente del Consiglio donna si può invitare a qualsiasi tipo di odio e di incitazione alla violenza, nel nome della libertà di parola.