Si va verso una nuova escalation della guerra?
Tutto lo fa pensare.
La Russia sta concentrando i suoi sforzi nel Donetsk e nel Lugansk in vista di una nuova imminente offensiva.
Lo ha detto il governatore ucraino della regione di Luhansk, Serhiy Haidai, nel corso di una intervista televisiva.
Il governatore dichiara di essere nel mirino delle milizie russe;
«Sono un obiettivo dei russi.
Non posso stare sempre in un unico rifugio, e per questo sono costretto a cambiare luogo continuamente, a non rivelare dove sono, a dormire in seminterrati o nei boschi»
«Qualsiasi governatore risponde di molte questioni, deve prendere molte decisioni che dipendono da lui, tra cui l’evacuazione, gli aiuti umanitari.
Neutralizzare i governatori porta molti vantaggi al nemico».
Una vita sospesa sul filo del pericolo, quella del governatore del Luhansk, alla quale però, Haidai è abituato.
«La regione del Luhansk ancora prima della guerra si trovava sotto continui attacchi, ricorda , e quindi era sempre una lotteria trovarsi sotto un attacco, una mina, una granata».
L’Ucraina si aspetta una nuova offensiva russa nel Donbass «dopo il 15 febbraio in qualsiasi momento».
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato oggi al parlamento la proposta di approvazione di un decreto legge che prevede l’estensione per altri 90 giorni della legge marziale e della mobilitazione generale.
Lo riportano i media ucraini.
In particolare il rapporto dello Stato maggiore dell’esercito ucraino, citato da Unian, riporta azioni offensive nelle aree di Kupyan, Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Novopavliv.
Secondo Kiev 1.030 soldati russi sono rimasti uccisi in battaglia nelle ultime 24 ore, portando così le perdite totali dell’esercito russo a circa 133.190 militari morti.
Distrutti anche 14 carri armati (3245 dall’inizio dell’invasione); 28 veicoli corazzati da combattimento (6443 unità); 1 sistema di artiglieria (2232).
Inoltre ieri, 6 febbraio, i russi hanno lanciato 6 attacchi missilistici e 24 aerei , effettuato 75 attacchi da sistemi di missili a salve, in particolare contro oggetti civili nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Dnipropetrovsk e Khers