Disfunzione erettile psicologica

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Perché l’ansia è così importante e come influenza il sesso?

La disfunzione erettile è una disfunzione sessuale maschile caratterizzata da una marcata difficoltà nel raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per una prestazione sessuale soddisfacente.

Come funziona il disturbo dell’erezione a livello psicologico?

La mancata erezione si manifesta quando l’uomo tenta di controllare con la ragione ciò che deve essere lasciato all’istinto.

Il corpo umano è una macchina che si è perfettamente evoluta nelle sue diverse componenti per raggiungere in maniera ottimale obiettivi differenti.

Infatti, la parte razionale del cervello ha la funzione principale di problem solving, ma nel caso della disfunzione erettile

il problema è proprio il cercare il controllo razionale su un processo istintivo.

Per cui, più cerco di controllare e frammentare un atto naturale, più ne perdo il controllo e la funzionalità.
Più mi sforzo di essere spontaneo e più mi blocco.

In altri termini, sebbene l’uomo sia attratto e desideroso di avere un rapporto sessuale con la partner, non riesce ad ottenere un’erezione soddisfacente.

Tutt’altro,

più si sforza e maggiore frustrazione accumula per l’insuccesso.

Nemmeno il tentativo di cambiare partner funziona.

Anzi, va ad aumentare il livello di depressione dell’uomo, secondo lo schema: mi illudo – mi deludo – mi deprimo.

Inoltre, ogni rapporto viene approcciato con la paura del fallimento o non viene nemmeno tentato.

Molto spesso, dietro queste spiacevoli situazioni, la causa non è organica bensì psicologica. Sicuramente meglio dal punto di vista medico poiché non sempre una patologia fisica è risolvibile ma più preoccupante perché

Si pensa sempre che il “problema psicologico” riguarda solo gli altri, è spesso inconscia e soprattutto impone al paziente di impegnarsi a individuare l’origine, ad ammettere qualche verità scomoda ed a tirarsi su le maniche per risolvere.

Infine, le disfunzioni erettili possono essere classificate in base alla frequenza:

  • Generalizzate: la difficoltà ad eccitarsi è sempre presente con ogni partner;
  • situazionali: il disagio si manifesta occasionalmente, oppure con uno specifico partner.

L’ansia è un fattore molto importante che spesso viene sottovalutato dagli uomini ed è una delle cause più frequenti dell’impossibilità di godere dell’intimità sessuale.

Perché l’ansia è così importante e come influenza il sesso?

L’ansia, insieme alla depressione e allo stress, è l’elementi psichico che più negativamente influenza un’erezione.

Gli uomini che tendono a dare un’eccessiva importanza alla performance erotica la vivono non più come un piacere ma come se fosse un test.

In queste circostanze dominerebbero pensieri negativi legati alla paura di non riuscire a raggiungere certi standard.

Nello specifico, l’uomo temerebbe di non raggiungere o mantenere un’adeguata erezione per tutta la durata del rapporto, oppure di raggiungere l’orgasmo troppo precocemente, prima che la partner sia compiaciuta o, peggio, prima della penetrazione.

Si tratta di costrutti influenzati da diverse dinamiche mentali: la presenza di alte aspettative, la paura di non essere all’altezza, l’imbarazzo generale o la non accettazione del proprio corpo, la paura di un rifiuto, di abbandonarsi, di essere criticati, il bisogno di tenere tutto sotto controllo, la poca esperienza.

Anche la bassa autostima, l’aderenza a specifiche ideologie o la scarsa educazione sessuale alimenterebbero le ansie sessuali.

La presenza di tali pensieri farebbe precipitare l’uomo in un arduo loop di tipo ansiogeno, nutrendo ed accrescendo le sue paure.

Terreno fertile per l’ansia da prestazione, che impedisce al soggetto di mantenere il giusto focus sulle sensazioni e sul piacere, tipici dell’esperienza erotica e che permette a paura e preoccupazione di manifestarsi sotto forma di sintomo fisico.

È la tipica profezia che si auto-avvera.

La più alta dimostrazione del forte collegamento mente-corpo.

Il risultato è un uomo che assume il ruolo di osservatore e, soprattutto, il ruolo di giudice severo della sua prestazione sessuale.

L’ansia percepita va a determinare uno squilibrio neuroendocrino di tipo adrenergico e, di conseguenza, blocca l’erezione del pene, influendo la sua durata.

Non godendo delle esperienze sessuali e percependo di non avere più potere sul proprio corpo, arrivano anche il disagio ed il nervosismo che, in un enorme circolo vizioso, producono tutti i più tipici sintomi da stress.

La situazione assume toni drammatici poiché, nell’immaginario collettivo, prevale il fondamento in cui la virilità dell’uomo dipende, anche, dalla qualità e dalla frequenza dei suoi rapporti erotici.

Come superare l’ansia sessuale?

Accertata l’esclusione di una causa organica, l’intervento psicologico sarebbe necessario.

Alla luce della moltitudine dei fattori coinvolti, non si può prescindere dal trattare i contenuti emotivi, cognitivi e gli aspetti comportamentali che precedono, accompagnano e seguono un effettivo o potenziale rapporto sessuale, così come non si può prescindere dal modificare l’interazione reciproca di questi elementi.

Non meno importante è l’intervento sulle reazioni e sui comportamenti della partner che può rispondere a sua volta con vissuti depressivi, di rabbia, di colpa, eludere i momenti di intimità, diventare fredda e distaccata, criticante o esercitare pressioni psicologiche, esacerbando e mantenendo il disturbo.

Poiché il problema sessuale, quando non è un epifenomeno periferico di una patologia più importante (es. disturbo di personalità, gravi disturbi relazionali o gravi alterazioni dell’umore), si caratterizza per il coinvolgimento diretto del livello corporeo, l’intervento terapeutico può arrivare ad includere vere e proprie mansioni sessuali da prescrivere alla coppia.

L’uomo che convive con una disfunzione sessuale dovrebbe riuscire a confidarsi con totale sincerità con il proprio partner con lo scopo di trovare delle soluzioni insieme.

Un partner che sappia accogliere ed ascoltare tali timori è in grado di aumentare l’autostima dell’uomo, oltre che a favorire la costruzione di un legame emotivo.

Anche una maggiore informazione sui rapporti sessuali ed una maggiore conoscenza del funzionamento del proprio corpo diminuiscono le ansie. Inoltre, a tale scopo, risulta utile ampliare ed arricchire l’erotismo, ovvero dare maggiore importanza a tutto ciò che incoraggia l’erotismo ed il contatto fisico, oltre che individuare e favorire tutte quelle situazioni che rilassano durante l’eccitazione.

E’ sempre consigliabile comunque un percorso specifico di psicoterapia, che per sintomatologie di questo tipo non prevede tempi eccessivamente lunghi per una risoluzione anche duratura.

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