Il Partenariato Orientale dell’Unione europea ha come obiettivo principale il rafforzamento dell’associazione politica e dell’integrazione economica di sei paesi dell’Europa orientale e del Caucaso meridionale: la Repubblica di Moldavia, l’Ucraina, la Bielorussia, l’Armenia, la Georgia e l’Azerbaigian.
La sicurezza, la stabilità, lo sviluppo e la democratizzazione in queste regioni sono tra le priorità dell’UE.
Questo formato è circoscritto alla politica europea di vicinato attraverso la quale la comunità europea collabora con i suoi vicini a sud e a est.
In cambio dell’implementazione di riforme politiche ed economiche, il partenariato orientale offre agli Stati associati nuove relazioni commerciali, accordi di libero scambio approfonditi e completi, misure per liberalizzare il regime dei visti, facilitando così l’approfondimento della cooperazione bilaterale con l’UE.
Va osservato che il Partenariato Orientale prevede anche la partecipazione della società civile, dell’ambiente imprenditoriale e delle amministrazioni locali e regionali.
Dal 2009, quando si è svolto il vertice di fondazione del Partenariato Orientale, l’E.U. ha contribuito in modo significativo al rafforzamento istituzionale e al buon governo, all’aumento delle opportunità di business, all’interconnessione dei settori dell’energia e dei trasporti e, ultimo ma non meno importante, alla mobilità delle persone dei paesi coinvolti.
Gli accordi di libero scambio approfondito e globale conclusi nel 2014 tra l’UE e la Repubblica di Moldavia, la Georgia e l’Ucraina hanno portato le relazioni con questi paesi ad un nuovo livello.
Nel caso della Repubblica di Moldavia, a seguito di tale accordo, due terzi degli scambi commerciali di questo Paese sono diretti verso la U.E.
Inoltre, il regime dei visti è stato liberalizzato, la connettività con l’UE. è aumentato e il sistema democratico è diventato molto più solido.
L’ultimo vertice del Partenariato Orientale a Bruxelles il 12 dicembre 2022 ha affrontato le prospettive della politica di vicinato dell’UE, nel nuovo contesto di sicurezza, e per quanto riguarda la Repubblica di Moldavia – stato candidato all’UE. – le discussioni hanno riguardato l’agenda europea di questo paese.