“Il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri: la destra ha cultura, deve solo affermarla”.
Lo afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano intervistato da Pietro Senaldi nel corso della kermesse milanese di FdI, “Pronti, candidati al via”.
A mio modesto parere, vi è un momento storico ancora precedente a Dante, che vede un personaggio storico di primaria grandezza, a cui và attribuita, “l’alba dell’Italia Unita”, si tratta di Federico Secondo , Imperatore del Sacro Romano Impero.
Pertanto Dante , nella sua enorme grandezza, raccolse ” il testimone”, mise in versi questa idea che già nel tardo medioevo, e trasvolava, si trasformava, nel ” de vulgari eloquentia” e esprimeva tutta la sua carica patriottica.
Federico II fu una grande e complessa figura, radicato nel medioevo per la sua concezione sacrale dell’Impero ma già aperto alla modernità per la visione dello Stato monarchico, per la sua tolleranza religiosa, per la sua versatilità culturale, per la sua magnificenza di costruttore e di mecenate.
Principe coltissimo egli stesso compose uno dei più celebri trattati di falconeria del medioevo, “De arte venandi cumavibus“.
Uomo di straordinaria cultura, energia e capacità , chiamato da un cronista contemporaneo stupor mundi , da Nietzsche il primo europeo, e da molti storici il primo sovrano moderno .
Federico stabilì in Sicilia e nell’Italia meridionale qualcosa di molto molto simile a un moderno regno governato centralmente con una burocrazia efficiente.
Avido mecenate delle scienze e delle arti, svolse un ruolo importante nella promozione della letteratura attraverso la Scuola siciliana di poesia.
La sua corte reale siciliana a Palermo , a partire dal 1220 circa, vide il primo utilizzo di una forma letteraria di un italo-romanzolingua, siciliano.
La sua lotta col papato accreditò la fama che fosse eretico e la leggenda che incarnasse nella sua persona l’Anticristo.
l’affermazione del ministro ha scatenato la reazione degli intellettuali di sinistra, lo snobismo radical chic che vede nei termini stranieri la panacea di tutti i mali.
Il Ministro vuole rilanciare, promuovere e far diventare la lingua italiana anima della nazione, per questo motivo ne esalta il ruolo del Padre, che appartiene fuor di dubbio al Pantheon della Destra italiana.