Ordinano l’arresto di un suo ex ministro per “omissione volontaria” nell’aggressione
Le autorità brasiliane hanno annunciato l’arresto dell’ex ministro della Giustizia e Pubblica Sicurezza Anderson Torres, in carica durante la presidenza di Jair Bolsonaro, e dell’ex comandante della Polizia Militare, Fábio Augusto Vieira.
Torres, capo della polizia federale di Brasilia, è stato il primo ad essere destituito per il suo ruolo durante l’assalto ai tre uffici che rappresentano i tre poteri dello Stato domenica scorsa.
Da parte sua, un pubblico ministero ha chiesto alla Corte dei conti brasiliana di bloccare i beni dell’ex presidente in relazione al vandalismo dei suoi seguaci più radicali nel tentativo di rovesciare Luiz Inácio Lula da Silva, hanno riferito martedì fonti ufficiali.
Lo stesso provvedimento è stato adottato nei confronti del governatore sospeso di Brasilia, Ibaneis Rocha.
Il magistrato, dal canto suo, ha ritenuto “estremamente grave” la condotta della Torres e dell’ex comandante generale della Polizia militare, poiché avrebbero potuto mettere in pericolo la vita del presidente, dei ministri e dei parlamentari.
Moraes ha indicato che “assolutamente nulla giustifica l’ omissione e la collusione ” di Torres e Vieira nell’assalto alle istituzioni pubbliche dell’8 gennaio.
Allo stesso modo, ha assicurato che la posizione di entrambi è “terribile” perché c’era una prevedibilità del verificarsi di eventi violenti.
“Tragedia annunciata”
Il giudice ha spiegato che l’ex ministro aveva il dovere legale di adottare un’adeguata pianificazione per la sicurezza, misura che non è stata adottata, per cui vi sono “forti indicazioni che la condotta di terroristi criminali possa avvenire solo per la partecipazione o l’omissione di dolo (di le autorità inquisite)”, secondo il fascicolo, come riportato dal quotidiano ‘O Globo’.
Per quanto riguarda il blocco dei beni di Bolsonaro, anche il sostituto procuratore generale del Pubblico Ministero davanti alla Corte dei Conti, Lucas Rocha, ha chiesto di estendere la sanzione al governatore sospeso di Brasilia, Ibaneis Rocha, e Torres.
riferisce Efe.
Rocha ha giustificato la sua richiesta in entrambi i casi “a causa del processo di responsabilità e del vandalismo avvenuto” nella capitale brasiliana l’8 gennaio, “che ha causato innumerevoli danni all’erario federale”.
Il pm non accenna nella sua memoria quale sia il presunto legame tra il tentativo di golpe perpetrato dal bolsonarismo radicale e l’ ex presidente di destra.
Bolsonaro è negli Stati Uniti dal 30 dicembre, due giorni prima della scadenza del suo mandato, e, in risposta a Lula, ha condannato, seppur in maniera tiepida, il tentativo di golpe dei suoi sostenitori.
Alcuni parlamentari brasiliani hanno già chiesto alla Giustizia di agire per costringere Bolsonaro a rientrare nel Paese con l’idea di chiarire le sue presunte responsabilità per gli atti “terroristici” e “golpe” vissuti a Brasilia.
Non si sa se per questo l’ex presidente abbia annunciato l’intenzione di tornare nel suo Paese.
L’ex Capo dello Stato (2019-2022) ha anche diversi procedimenti pendenti presso i tribunali relativi, tra gli altri, alla diffusione di notizie false sulle istituzioni democratiche e alla pandemia di covid-19 e alla divulgazione di documenti segreti durante la sua amministrazione.
