Paola De Micheli
vuol ripartire dallo ius soli.
“Sarà nella mozione”.
E’ in piena corsa per la segreteria dem, con una candidatura alternativa al dualismo Bonaccini- Schlein (poi in lizza c’è pure Gianni Cuperlo) e con l’intenzione di far tornare il Partito Democratico “baricentrico”.
L’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del secondo governo Conte, sul punto, sembra avere le idee piuttosto chiare e la convinzione che ora anche la sinistra debba esprimere una leadership al femminile.
In un modo o nell’altro, i progressisti vogliono reagire all’ascesa di Giorgia Meloni a palazzo Chigi.
“La mia candidatura viene da lontano, con il privilegio di conoscere tutto questo partito.
Il punto di vista femminile non è mai stato prioritario nel Pd, ora è tempo di rovesciare il tavolo, punto a vincere per farlo”, ha spiegato l’esponente Pd al Resto del Carlino, rifilando subito una frecciata al partito che più di altri si era riempito la bocca sulla parità di genere e sui diritti delle donne.
La parlamentare dem si è quindi concentrata su uno dei punti chiave del proprio programma: la tutela dei lavoratori.
“Questa candidatura è figlia sicuramente di una storia personale, ma si fonda su idee e relazioni territoriali.
Sto lavorando insieme a tante persone a una nuova epoca di diritti sociali: bisogna riscrivere lo statuto dei lavoratori, che deve diventare lo statuto ‘dei lavori’…”, ha affermato.