La pandemia di Covid in Cina è fuori controllo.
In alcune città si stima che il 70% della popolazione sia contagiato.
Le strutture sanitarie inadeguate e arretrate non sono in grado di far fronte all’emergenza.
Non è un mistero che la comunicazione di Pechino sia opaca circa il reale quadro pandemico.
Per questo non ci sono dati precisi e puntuali.
Il governo cinese per non subire un’umiliazione rifiuta la donazione dei vaccini da parte dell’Unione Europea, e se la prende con i paesi che impongono tamponi ai passeggeri in arrivo negli aeroporti.
Il nuovo boom di contagi da Covid-19 in Cina non fa dormire sonni tranquilli al mondo intero, con una nuova minaccia che arriva proprio dal Paese dove tutto ha avuto inizio nel 2019.
La Cina in questi giorni è quindi travolta da una nuova ondata di Covid.
Il governo di Pechino ha recentemente allentato le restrizioni in vigore fin dallo scoppio della pandemia, ma le strutture sanitarie del Paese sono al collasso e sembra esserci difficoltà a reperire i farmaci.
I numeri di contagiati e morti, inoltre, sono allarmanti, .
“In Cina l’argine della vaccinazione non ha funzionato: poche le vaccinazioni eseguite rispetto al numero totale di cittadini, scarso il livello di protezione conferito dai vaccini utilizzati, che sono stati diversi da quelli usati nei Paesi occidentali, ridotto il numero di persone anziane e fragili vaccinate, per di più con poche dosi di richiamo”.