“Il Cantico delle Creature: preghiera o Formula Magica?”
San Francesco era un vero iniziato, e il suo ordine era solo una delle molteplici forme in cui i cosiddetti Giovanniti si erano costituiti per vivere secondo il pensiero e la dottrina di Cristo, e la sua spiritualità era quella universale, di tutte le religioni.
Un giovannita; apparteneva cioè a quella corrente spirituale cui appartenevano Catari, Albigesi, Bogomili, Patarini, Dolciniani, Fedeli d’Amore, Rosacroce, Templari, i quali tutti avevano un credo e un pensiero in perfetto accordo con quello dei Sufi, dei Cabalisti, ma anche di Buddisti e Induisti.
Non a caso Papa Giovanni Paolo II organizzò proprio ad Assisi l’incontro con i rappresentanti di tutte le religioni.
Analizzando a fondo la vita del santo di Assisi, e collegando insieme alcuni dati, vengono fuori alcune cose molto interessanti.
E’ emersa tutta la grandezza del messaggio di Francesco, universale inno alla Fratellanza, alla Pace ed al rispetto della Natura.
- Frate Elia era un alchimista, consigliere politico dell’imperatore Federico II, in stretto contatto coi Templari. Cosa legava un alchimista, templare, alla spiritualità Francescana?
- I viaggi di San Francesco, Frate Elia, e Federico II in Terrasanta, ebbero come risultato una pace senza spargimento di sangue; il sultano Al Malik, parente del Saladino, dette il permesso ai pellegrini cristiani di andare a Gerusalemme senza pericolo.
- In altre parole, ottennero come risultato quello che era lo scopo delle Crociate; e lo ottennero senza spargimento di sangue.
- Molti personaggi rosacrociani erano nel cosiddetto Terzo Ordine Francescano: Michelangelo, Dante Alighieri, Raffaello, Giotto. Cosa lega i Rosacroce a San Francesco e ai francescani in generale?
- La madre di Francesco era Catara.
- E a quel tempo in Umbria e nel Lazio c’erano molte comunità catare.
- Non a caso la spiritualità Francescana era molto più vicina a quella Catara che alla Chiesa Cattolica, perlomeno negli aspetti esteriori.
- Uno dei primi seguaci di San Francesco, Angelo Tancredi, era un templare.
- E, data la massiccia presenza templare ad Assisi, ai tempi di San Francesco, si può supporre agevolmente il contatto che doveva esserci tra la spiritualità Templare e quella Francescana.
- Contatto confermato, tra i tanti indizi dal fatto che nella Basilica di San Francesco, ad Assisi, è tumulato Giovanni di Brienne, templare, che aveva il titolo di Re di Gerusalemme, ed era suocero di Federico II.
- A partire dalla missione che Frate Elia e San Francesco portarono avanti in Terrasanta, ai francescani venne attribuito il titolo di “Custodi della Terra santa”.
- Furono autorizzati dal sultano stesso a soggiornare permanentemente in quei luoghi a partire dal 1229, anno in cui Federico II concluse la sua crociata in modo pacifico, dialogando col sultano Al Malik (lo stesso incontrato da San Francesco nel 1219).
- La tomba di San Francesco, nascosta da Frate Elia per ragioni che ancora oggi non si riescono a spiegare, viene ritrovata solo nel 1818, ben 600 anni dopo la tumulazione, e, straordinariamente, non contiene alcun simbolo cristiano, ma al contrario, oggetti che, simbolicamente, richiamerebbero altro, come il corno e le bacchette d’avorio che richiamano i Sufi.