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mercoledì, Marzo 22, 2023

Nordio: carriere separate, discrezionalità dell’azione penale e test psicoattitudinali

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è tornato se stesso nel suo intervento di enunciazione delle linee guida del suo dicastero, che ha concluso dicendo: «Noi siamo garantisti».

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Avv. Vincenzo Comi

Nordio illustra in Senato il piano sulla riforma della giustizia in Italia.

È la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri la vera novità e la necessaria proposta che potrebbe dare finalmente attuazione ai principi del giusto processo accusatorio per una giustizia moderna e credibile.

L’autonomia, l’indipendenza e la terzietà del giudice che sia indifferente rispetto alla difesa e all’accusa si assicura solo con una definitiva separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri.

E solo così in Italia avremo un giudice forte e imparziale che assicuri credibilità alla giustizia penale nell’interesse dei cittadini.

Basta guardare le vicende processuali più note e attuali per cogliere il peso delle Procure rispetto a quello dei giudici.

Già i penalisti italiani hanno raccolto oltre 70 mila firme con una proposta di legge costituzionale per la separazione delle carriere.

Ripartiamo da quella proposta ora e vediamo se i partiti politici che durante la campagna elettorale hanno espresso consenso a questa riforma manterranno l’impegno sulla scia delle dichiarazioni programmatiche di oggi del Ministro della Giustizia Nordio.
Avv. Vincenzo Comi

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