LA RINASCITA DI MOSKVICH

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Il Cremlino rispolvera il marchio Moskvich.

Ma dovrà fare affidamento al know-how di Pechino e della Volkswagen

l’Europa colpisce la Russia con le sanzioni che in qualche campo stanno facendo serissimi danni.

Il settore automotive è sicuramente uno di questi, non si tratta di opinioni o sensazioni, ma di numeri.

Il settore automobilistico russo è oramai alla paralisi infatti sono aperte solo due fabbriche su venti e non ci sono più componenti di alta qualità.

In Russia il governo ha emanato l’8 giugno un decreto che fino al primo febbraio 2023 permette ai costruttori di ignorare gli standard di sicurezza di base, sia in termini di passeggeri che di tutela ambientale.

Niente airbag, sistemi di controllo della stabilità o dei freni.

Tuttavia anche niente filtri o altri congegni antinquinamento.

Sempre che avessero mercato, le auto così prodotte, in chiara violazione degli standard,

Per sostituire le case occidentali, la Russia starebbe pensando a chiedere aiuto a qualcuno altrettanto nei guai per la sua politica estera,  Iran Khodro.

Iran e Russia

I due governi potrebbero cercare di superare le sanzioni, alleandosi

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