IL GRIGIO FUMOSO

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Dario Miccheli

Grigio fumoso

Il colore angoscioso e drammatico che aleggiava nei romanzi di Tolkien intorno alle torri del potere maligno e puzzolente dei nemici della verità.

E si questo colore si addice al Sindaco di Roma, che dopo le promesse elettorali si è messo a fare quello che faceva quando era stato Ministro, niente!

Eppure quello che è successo a Malagrotta, storica discarica romana, avrebbe dovuto insegnare qualcosa al fumoso signor nessuno, che durante la campagna elettorale tutti si trasformino in Rodomonte, il vile personaggio che a tutti le promette e a nessuno le da, è cosa risaputa, come è parte del dna dei romani che i politici non fanno nulla per questa citta, ma dove sono le risoluzioni per il problema della nettezza urbana, non sarebbe ora di creare i tanto discussi termovalorizzatori, data l’emergenza che la guerra con Putin ci ha regalato, a livello energetico, in nord Europa , dove noi esportiamo a prezzi esorbitanti , mondezza, è una fonte primaria per l’economia dei paesi, queste strutture sono addirittura situate al centro delle citta e non producono nessun danno per la salute dei cittadini e producono , invece reddito per la popolazione.

Ma il disoccupato sindaco di Roma, si è scordato del problema dei tanti animali bradi che circolano per la capitale, dai cinghiali ai gabbiani per non parlare dei ratti , è un problema che dovrebbe trovare soluzione per la salute pubblica, come pure, la gestione delle tante zone verdi della nostra bella Roma, completamente abbandonate e fatiscenti, basterebbe chiamare i percettori di reddito di cittadinanza e metterli a svolgere lavori utili con una semplice ordinanza comunale.

Ma non si può pretendere troppo da chi non ha idee, o forse non se le vuol far venire, profilo basso, forse non mi vedono.

Ma oggi voglio essere impietoso, qualcuno vuole dire al fantasma del sindaco, che ci sono da regolare i problemi degli ambulanti, dei tassisti, della gestione del centro storico delle occupazioni abusive , dei rom, ora sono tornati i turisti, forse il primo cittadino non è stato informato che portano reddito e stanno trascinando il disastro che la guerra ci ha portato, cioè la recessione, verso una situazione meno drammatica e in prospettiva, meno vicina alla catastrofe.

L’industria si trova ad affrontare il costo del lavoro, delle materie prima, e del loro reperimento, aprendo ad una stagione veramente problematica per le medie e piccole imprese, il Governo deve trovare un sistema per evitare la chiusura e il conseguente licenziamento della manodopera che data la situazione, non troverebbe sbocco lavorativo in altro modo, è peggio che se fossi entrati in guerra veramente, visto i danni economici che stiamo subendo e che nel 2023 potrebbero portare ad una disoccupazione senza precedenti , un popolo affamato fa la rivoluzione, Draghi lo sa e tenta di trovare soluzioni condivise con i pater Europei, per limitare il problema che drammaticamente sussiste.

Signor Sindaco di Roma, vogliamo vedere se ci sono alternative possibili per il lavoro a Roma?

Direi di si, il turismo potrebbe salvarci, ma dobbiamo pulirla sta città, e senza fumi di nessun tipo. è ora di smettere di dire domani, perchè potrebbe non esserci, la china è di quelle che non contiene facili risalite, dobbiamo trovarci pronti con idee e facili realizzazioni, per impedire una strada senza ritorno.

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