I propagandisti Russi al servizio di Putin, in onda sui talk show, cercano di attribuire l’ascesa al potere del dittatore tedesco con la conseguente esplosione della Seconda guerra mondiale, alle istituzioni finanziarie Inglesi, e a quelle Nord Americane.
E’ evidente che tali affermazioni sono prive di riscontri , di prove , essendo noto a tutti che in realtà il dittatore tedesco fù finanziato e aiutato dagli industriali tedeschi, subito dopo il suo rilascio dalla prigionia 1925 , incontrò un importante alleato in Alfred Hugenberg (1865-1951), nazionalista e antiparlamentare.
Molto è stato detto ed è stato scritto sui rapporti fra le alte gerarchie del Partito Nazista ed i grandi industriali tedeschi.
Che tali legami siano effettivamente esistiti, e che siano stati essenziali per l’ascesa di Hitler, è un fatto storico innegabile.

Oggi chiaramente quel nome non ci dice nulla: ma Hugenberg godeva dell’appoggio dei grandi industriali, dirigeva la casa di produzione cinematografica Ufa e soprattutto era editore di una catena di giornali capaci di influenzare ampi settori dell’opinione pubblica.
Fu grazie al sostegno di questi giornali che il führer fece circolare in tutta la Germania la propria immagine, attingendo a piene mani al denaro messogli a disposizione da Hugenberg.
Con quei soldi Hitler si comprò casa in uno dei quartieri più esclusivi di Monaco, arredandola con anfore antiche, quadri e tappeti preziosi e persino con una voliera.
Passò quindi a rimpinguare le casse naziste, investendo soprattutto nel settore “grandi raduni di massa”.
Un sistema , in teoria capitalista, in pratica corporativista e statalista, era quello esistente in Germania durante il regime nazista.
Grandi nomi dell’industria tedesca, come Gustav Krupp e Fritz Thyssen, finanziarono generosamente la causa di Hitler.
In cambio, una volta conquistato il potere assoluto, i nazisti non persero tempo per ripagare i favori dei grandi industriali.
Le industrie Krupp, per esempio, specializzate nella produzione di acciaio, beneficiarono delle enormi commesse statali di armi e munizioni, facenti parte del programma di riarmo tedesco.
“Grande depressione”, o “Crollo di Wall Street” ,
Nel 1929 l’economia degli Stati Uniti entrava in crisi, la famosa “crisi del 1929” , che si propagò anche in Europa , quindi affermare che gli Stati Uniti, nel periodo più buio della propria storia economica, che li costrinse ad una svalutazione del 40% del dollaro, con il conseguente abbandono della parità aurea, tra le misure prese negli USA vi fu anche la contrazione del commercio internazionale e l’adozione di dazi verso i prodotti provenienti dall’estero.
Differenza Culturale sul significato di Nazista
Esiste una differenza di significato del termine tra Noi europei, e occidentali in generale, sul termine “nazista”, per noi si tratta dei tedeschi, che avendo aderito alla ideologia nazista, commettevano crimini, contro gli ebrei e contro le popolazioni, che intendevano dominare , in un folle disegno,
mentre per i russi, ” i nazisti” erano tutti i nemici della Unione Sovietica, che attaccavano la Russia e l’Impero Sovietico, generando “La Grande guerra Patriottica”
Il Cremlino ora paragona anche gli occidentali agli “hitleriani”.
Un’analogia tutt’altro che banale.
Questa retorica fa presa nel Paese erede dell’Urss che perse oltre 20 milioni di caduti durante la Grande guerra patriottica, come qui chiamano la Seconda guerra mondiale.
Si tratta di un tentativo di sviare l’opinione pubblica internazionale, certamente gli amanti del Complotto internazionale, abboccheranno sicuramente
De Ficchy Giovanni