Presidente Maia Sandu, lobby a Bruxelles per la Repubblica di Moldavia

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Antoniu Martin

Maia Sandu e Ursula von der Leyen

La recente iniziativa di Maia Sandu, Presidente della Repubblica di
Moldavia, nella capitale europea, va vista soprattutto nella prospettiva del Consiglio
europeo di giugno 2022, che deciderà sullo status di Stato candidato all’Unione
europea di questo Paese.

Ricordiamo che il Parlamento europeo – espressione
istituzionale della sovranità dei cittadini europei – ha dato il via libera in tal senso alla
Repubblica di Moldavia, apprezzando i progressi compiuti in termini di democrazia,
di stato di diritto e di libertà fondamentali.

Come è noto, il Consiglio europeo è
composto dai capi di stato o di governo degli Stati membri dell’UE, l’istituzione
essendo essenzialmente l’espressione della sovranità delle nazioni europee.

A Bruxelles, Maia Sandu ha incontrato la Presidente della Commissione
europea Ursula von der Leyen, Roberta Metsola, Presidente del Parlamento
europeo, e Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo.

I tre funzionari europei
hanno ribadito il sostegno dell’Unione europea al percorso europeo della Repubblica
di Moldavia, il presidente moldavo sottolineando che la concessione dello status di
candidato incoraggerà gli sforzi di riforma interna a beneficio dei cittadini, con l’UE
che guadagnerà un partner stabile e coerente.

È importante notare, in questo
contesto, che per la Repubblica di Moldavia l’Unione europea è il partner economico
più importante.
Nel suo discorso al Parlamento europeo, Maia Sandu ha ringraziato gli
eurodeputati per la risoluzione del 5 maggio, che ha dato un serio impulso alla
traiettoria europea della Repubblica di Moldavia, presentando la notevole solidarietà
dei cittadini di questo Paese nei confronti di centinaia di migliaia di rifugiati ucraini.
Nell’istituzione più rappresentativa per la democrazia europea, Maia Sandu ha
affermato la forte volontà politica dei cittadini moldavi di unirsi alla grande famiglia
europea con la quale condividono gli stessi principi e valori.
Credo che noi, che siamo membri dell’Unione europea da più o meno
tempo, abbiamo una grande responsabilità in questo momento per il destino dei
cittadini moldavi e le decisioni che verranno prese possono essere cruciali per il
destino dell’intera Europa.

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