Peste suina a Roma

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Un caso di peste suina a Roma.

Il caso di peste suina africana (Psa) a Roma è stato segnalato e individuato dall’Istituto zooprofilattico del lazio e confermato dallo Zooprofilattico Umbria e Marche centro di riferimento nazionale su questa malattia. 

“La peste suina è una questione molto seria che va affrontata con la massima attenzione e la collaborazione di tutti.”

A confermarne la presenza all’agenzia Ansa il commissario straordinario per l’emergenza Angelo Ferrari, il quale dichiara;  Il virus della Psa, “è estremamente resistente, rimane per mesi sulle nostre scarpe e lungo i sentieri.

Questo però dipende molto dalla temperatura esterna e speriamo che col rialzo delle temperature estive diminuisca la sua capacità virale.

il caso di Roma “ricade in una zona fortunata, se rimane tra Grande raccordo anulare (Gra) e il fiume Tevere.

L’ipotesi abbattimenti

 Il sottosegretario alla salute Andrea Costa, in una trasmissione radiofonica preannuncia l’ipotesi abbattimenti.

Costa è stato chiaro: “Rispetto le sensibilità di tutti, animalisti e ambientalisti, ma siamo di fronte a un’emergenza” e deve essere affrontata con strumenti emergenziali”

“Nella provincia di Roma – stima la Coldiretti – si calcola la presenza di oltre 20 mila cinghiali che, oltre a distruggere i raccolti e spaventare i cittadini, rappresentano anche un danno economico concreto per le misure di contenimento della commercializzazione che scattano dopo l’accertamento del contagio”.

A spasso per la Capitale

Un cinghiale a Villa Glori ha aggredito un cane e una donna.

Continuano a passeggiare per Roma, sempre più presenti nei quartieri urbanizzati e non solo a ridosso dei parchi

I cinghiali passeggiano tranquilli anche in quartieri semi centrali

De Ficchy Giovanni

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