
‘I russi devono sapere che è una bugia’!!!.
E’ il grido di alcuni ricercatori internazionali di fronte alla propaganda russa che sta diffondendo fake news scientifiche.
A raccoglierle e denunciarle, è la rivista Science.
Vladimir Putin ha parlato di “dozzine di laboratori in Ucraina” che sperimentano su coronavirus, antrace e colera “sotto la direzione e il sostegno finanziario del Pentagono”.
Una ricerca sui pipistrelli ucraini, ad esempio, si è trasformata in una falsa storia di armi biologiche, ad uso propagandistico contro l’Ucraina e gli USA.
Come presunta prova, le autorità russe hanno pubblicato un’immagine sgranata dell’accordo di trasferimento del campione tra il laboratorio di Silaghi e l’istituto veterinario di Kharkiv.
“Era una ricerca epidemiologica molto semplice”, afferma Cornelia Silaghi, parassitologo veterinario FLI, a capo della collaborazione.
Un funzionario del Ministero della Difesa russo ha affermato che la ricerca faceva parte di uno sforzo segreto per armi biologiche finanziato dall’Occidente.
“Questo è ciò che fa funzionare la disinformazione: devi avere questi piccoli noccioli di verità”, afferma l’esperta di biosicurezza del King’s College London Filippa Lentzos.
“Se sei in grado di piantare abbastanza dubbi, la gente inizia a fare domande”.
La Russia ha continuato i suoi sforzi per diffondere allusioni sulla ricerca di base;
«Hanno infettato gli uccelli migratori, quelli che volano verso la Russia».
Il progetto è quello di infettare alcuni volatili, come le cicogne, per portare malattie in Russia.

La disinformazione
Penso che tutti vi siate accorti come i social network siano diventati veicolo di una guerra di informazione.
La Russia non ha inventato niente, sta cercando di perfezionare il metodo comunicativo,
La disinformazione di guerra segue regole ben precise, non lascia nulla alla creatività .
All’inizio si nega, con una certa veemenza.
«Queste provocazioni da parte ucraina sono intollerabili» ha esclamato ieri Peskov.
In seguito passa ad accusare il nemico, ribaltando completamente la realtà.
Il portavoce ha messo in dubbio la veridicità dei video giunti da Bucha, sostenendo che i suoi specialisti militari avevano identificato alcuni falsi, senza specificare quali.

Anche il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha messo un carico sulla vittimizzazione del suo Paese.
«Consideriamo la messa in scena di Bucha come una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale».
Così il ribaltamento è completo ….
De Ficchy Giovanni