
Per aggirare le sanzioni occidentali, vista la dipendenza dei paesi europei, si farà pagare il gas
esclusivamente in moneta nazionale, rivalutando di fatto il rublo
Con questa mossa a sorpresa, il leader russo riabilita la Banca Centrale Russa, quale controparte delle banche centrali occidentali.
Dopo il congelamento delle riserve valutarie, e le Sanzioni occidentali, con questo provvedimento impone alle società esportatrici russe di convertire almeno 80% dei loro introiti in rubli, di fatto si sostituiscono alla Banca Centrale Russa , convertendo gli introiti che ricevono dall’estero in moneta forte, incamerano dollari e euro , che poi cedono alla BCR .
In questo modo la Russia si approvvigiona di valuta forte e sostiene il rublo, quindi se vogliamo il gas dobbiamo pagarlo in rubli, anche se sui contratti è previsto il pagamento in dollari o Euro, la cosa potrebbe tra l’altro risultare difficile poiché la massa monetaria espressa in rubli, non sarebbe sicuramente sufficiente a pagare le forniture , ossia sul mercato valutario non ce ne sono abbastanza per permetterti di pagare il gas.
Quindi dovremmo tornare a chiedere i rubli alla BCR.
Chiaramente il tasso di conversione del rublo sarà sicuramente imposto dalla BCR, altrimenti vista la svalutazione del rublo, Putin avrebbe una perdita secca di almeno il 50% , visto che sui contratti di fornitura internazionale, sarà espressa la divisa statunitense o al limite Euro.
Putin pretende che vengano onorati in Rubli, di fatto è inadempiente,
Vista la situazione l’UE , si trova davanti alla necessità di cercare nuovi fornitori, almeno parzialmente, considerando che il tiranno di Mosca usa i proventi del gas per finanziare la guerra.
Questa mossa non fà altro che aumentare la possibilità di un blocco delle forniture di gas in breve tempo.
De Ficchy Giovanni
