
Questi i commenti raccolti nelle associazioni di categoria dei costruttori di mezza italia
Si fermano tutti
“Cominceranno le imprese del settore dei lavori stradali, a causa dell’aumento del 600% del costo dell’asfalto, che non rende più sostenibile l’esecuzione di interventi ai prezzi fissati all’atto dell’aggiudicazione dell’appalto”.
“Seguiranno le imprese impegnate nei cantieri del Superbonus 110% e del Bonus facciate e, quindi, quelle interessate dalle infrastrutture strategiche e dagli appalti finanziati dal Pnrr.
E’ persino a rischio la possibilità di completare le opere del Pnrr entro le scadenze concordate con l’Ue”.
l caro-carburanti, gas ed energia, i prezzi alle stelle delle materie prime, la difficoltà a reperirle e la chiusura degli impianti di produzione strozzati dal caro-bollette rendono impossibile proseguire le attività dei cantieri e costringono le imprese edili dalla Sicilia, alla Calabria, dalla Toscana al Molise, passando per il Lazio, a sospendere tutto e a porre il personale in cassa integrazione per difficoltà di approvvigionamento dei materiali.
Ed è a rischio la sopravvivenza dell’intero comparto.
Ance Roma: situazione fuori controllo
“Il rincaro dell’energia, l’aumento dei prezzi dei materiali, la chiusura degli impianti di produzione, le difficoltà di reperire a costi sostenibili bitume, acciaio, materiali plastici e alluminio costringono le imprese edili a fermarsi e a chiudere i cantieri.
Siamo nella tempesta perfetta”.
“Non ci bastano le misure varate finora in modo surrettizio e figurativo.
Ed è anche necessaria una proroga dei termini del Superbonus 110%: in queste condizioni di difficoltà sarà impossibile completare entro il prossimo mese di giugno il 30% dei lavori nel caso di villette ed edifici unifamiliari”.
Nessuna impresa, grande, media o piccola – ha spiegato il vicepresidente dell’ Associazione Nazionale Costruttori Edili, Edoardo Bianchi in audizione alla Camera sul DL Bollette – può reggere un impatto così rapido e devastante.
La situazione è ormai fuori controllo.
Servono subito misure efficaci e immediati. I cantieri stanno chiudendo e il Pnrr rischia di fallire”.

De Ficchy Giovanni