La Russia attacca il più grande impianto nucleare in Ucraina mentre Zelensky chiede aiuto all’Europa
La Russia ha fatto ricorso al “terrore nucleare” con un attacco alla più grande centrale nucleare dell’Ucraina venerdì mattina presto, poiché il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che Mosca può essere fermata solo da “un’azione europea immediata”.
«Se esplode, sarà 6 volte peggio di Chernobyl»
Russian army is firing from all sides upon Zaporizhzhia NPP, the largest nuclear power plant in Europe. Fire has already broke out. If it blows up, it will be 10 times larger than Chornobyl! Russians must IMMEDIATELY cease the fire, allow firefighters, establish a security zone!
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 4, 2022
Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare a sei reattori della città di Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa.
Zaporizhzhia fa parte del fronte sud, sul quale i russi stanno faticosamente avanzando, pezzo per pezzo, incontrando una forte resistenza.
Guerra in Ucraina, Zelensky accusa Mosca: «Terrorismo nucleare»
«Per la prima volta nella storia dell’uomo uno Stato terrorista ha fatto ricorso al terrorismo nucleare», ha puntato il dito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio dopo che i militari russi hanno bombardato la centrale nucleare. «Nessuno Stato, tranne la Russia, aveva mai colpito una centrale nucleare» ha aggiunto Zelensky, che chiede l’intervento dell’Europa.
Guerra in Ucraina, Kiev chiede l’intervento della Nato
Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko ha chiesto un intervento urgente della Nato dopo l’attacco russo alla centrale nucleare.
«Ecco perché chiediamo non solo una valutazione professionale di ciò che sta accadendo, ma un vero intervento con le misure più dure, anche da parte della Nato e dei paesi che hanno armi nucleari»,
ha scritto Halushchenko su Facebook.
Citato dal Kiev Independent, Halushchenko ha detto che «rischiamo un disastro nucleare».
Tradotto e redatto da Giovanni De Ficchy