
Nessuno, nemmeno quelli coinvolti nell’operazione, sapevano che avrebbero arrestato il compadre di uno dei figli di “El Chapo” Guzmán; vi raccontiamo qui cosa è successo.
Città Del Messico
Nel bel mezzo della cerimonia del battesimo e senza che nessuno lo anticipasse, José Bryan Salgueiro Zepeda,
identificato dalle autorità come “El 90” o “Menor”, uno dei principali operatori del cartello di Sinaloa, è stato arrestato.
Salgueiro Zepeda, accusato di un rapimento nel maggio 2020, è stato arrestato in una chiesa in una delle zone più lussuose di Culiacán, la capitale dello stato di Sinaloa e luogo di nascita del gruppo di narcotrafficanti guidato da Joaquín “El Chapo” Guzmán.
“El 90” è considerato uno dei capi più ricercati dalle autorità messicane e, secondo le versioni, è il compadre di Ovidio Guzmán, uno dei figli di “El Chapo”,
per il quale le autorità statunitensi offrono una ricompensa milionaria.
Un video che circola sui social network ha ripreso come due agenti in passamontagna si avvicinano a lui da dietro, mentre “El 90” ascolta le parole del sacerdote in una chiesa situata a Las Quintas. Salgueiro Zepeda è stato identificato come tenente del gruppo criminale nello stato settentrionale di Chihuahua, dove è stato trasferito su un aereo militare per presentarlo davanti a un giudice di controllo.
Le autorità statali lo indicano come “principale operatore criminale nello stato” e “obiettivo prioritario”. “El 90” fa parte di un gruppo noto come Los Salgueiro, alleati del cartello di Sinaloa.
La cattura è stata possibile dopo un’operazione congiunta, che ha coinvolto i militari, un’unità anti-rapimento e agenti di un ufficio del procuratore specializzato in operazioni strategiche.
De Ficchy Giovanni